
Se lavorate, tenete stretto il vostro posto. Provo, dunque, ad affrontarne per ora  una parte, attraverso una serie di numeri e i commenti di alcuni esperti della materia. Di se stesse, dei figli se ve ne sono e anche degli uomini che hanno sposato. Come diceva in tempi non sospetti il sociologo francese Francois de Singly. Una situazione molto efficiente se il matrimonio dura e se il marito ha successo nel mercato del lavoro, ma totalmente perdente se qualcosa non funziona. In 4 casi su 5 nessuno dei due coniugi si deve niente. Resta, in ogni caso, uno scarto importante rispetto ai dati degli assegni di mantenimento. A due anni dalla separazione chi non lo aveva, lo ha cercato.
Il disegno di legge Pillon cambia le regole su affidamento e mantenimento dei figli minori in caso di separazione. Ma la genitorialità compartecipata andrebbe promossa sempre, attraverso politiche che aiutino le donne a conciliare lavoro e famiglia. Il re allora propose di dividere con una brando il figlio a metà per accontentarle entrambe: soluzione equa, bensм letale. Qualche secolo dopo, nel , ecco il disegno di legge Pillon, ossia il Ddl che riforma le modalità in materia di separazione tra i coniugi e affidamento dei figli minori. Si tratta di una legge degna dei metodi di re Salomone, che sta per concludere il lungo iter dappresso la commissione Giustizia del Senato. Il mercato del lavoro dell'Italia è infatti caratterizzato da un tasso di partecipazione femminile del 55 per cento: solo una donna su due partecipa al mercato del lavoro formale.